11 dicembre, 2010

Un mito: Rino Gaetano!

Ora voglio parlare e rendere omaggio, a un cantautore.. Uno dei pochi credo, che è riuscito a raggiungere la consacrazione della sua fama purtroppo soltanto dopo essere morto. Infatti costui, nonostante sia mancato più di trenta anni fà, riesce a essere ancora attuale e presente con le sue canzoni nel mondo di oggi... E pensare che quando scriveva i suoi testi e li cantava, erano in pochi ad apprezzarlo e capirlo se non nelle sue canzoni più famose...  Il suo modo di cantare, poco "in linea" con la tendenza seriosa e di stile ideologico di quel periodo lo lasciava fuori dagli schemi conformistici della discografia italiana.
Come molti avranno capito, stiamo parlando di Salvatore Antonio Gaetano ovvero il Grande RINO. Nato a Crotone (KR) il 29 Ottobre 1950, fu costretto a trasferirsi come molti meridionali in giovane età a Roma dove trascorse tutta la sua vita dal 1962 in avanti.
  
Giovanissimo, insieme ad un gruppo di amici crea il quartetto dei Krunx, in cui Rino cantava, suonava la chitarra e componeva le prime canzoni.. Il gruppo eseguiva cover dei Beatles e dei Rolling Stones, spesso in un inglese maccheronico.



Per anni continua a comporre e cantare in locali, ma il vero debutto discografico avviene con la casa discografica "It" nel 1973 con lo pseudonimo di "Kammamuri's" pubblicando il 45 giri "I Love You Marianna". Questa canzone indurrebbe molti a pensare che egli si riferisce alla marijuana, ma in realtà Rino, pur giocando sul doppio senso, si riferisce all'affetto che lo lega alla nonna Marianna, con la quale giocava da bambino.



Questo "giocare" sul doppio senso o sul significato delle parole è una caratteristica tipica del cantautore calabrese, che proprio per questo a volte non viene compreso dal pubblico.

L'anno successivo, nel 1974, pubblica il suo primo album. "Ingresso Libero", pur dando mostra del suo stile estroso, provocatorio e innovativo non ottiene  particolari riscontri né di pubblico né di critica. Tra i brani da ricordare su questo album, ci sono "Ad esempio a me piace il sud" e "I tuoi occhi sono pieni di sale".

Nel 1975, arriva però il successo... Prima il 45 giri "Ma il cielo è sempre più blu" e poi subito dopo nel '76 "Berta filava" lo consacrano e lo lanciano direttamente in cima alle classifiche!!

 Per due anni fino al '78 Rino si impone sempre più come il cantautore fuori dalle righe con una serie di pezzi che hanno la qualità di divertire ma allo stesso tempo di far riflettere, sui molti temi d'attualità dell'epoca, delicati tanto quanto difficili da affrontare soprattutto nello scenario della musica.

Questi successi con l'aggiunta di "Aida" del 1977 lo spingono verso il Festival di Sanremo.





« Io una volta ho sentito fare dei discorsi stranissimi tipo: questi fermenti di dissoluzione non dico iconoclastici ma proiettati verso nuove tentazioni ipertrofiche che mi riportano parimenti in un nuovo pragmatico universale e nuove dimensioni tutt'ancora da scoprire.." »(R. Gaetano ad un concerto prima di Aida)


Inizialmente il cantautore calabrese, non vuole presentarsi al Festival, manifestazione nel cui spirito non si riconosce, ma viene poi in qualche modo convinto dalla sua casa discografica. Decide allora di partecipare con il brano "Nuntereggae più" perché considera "Gianna" troppo commerciale e perché, a suo parere, è quasi una brutta copia di "Berta filava". Poi però qualcosa, suppongo la casa discografica, poco tempo prima dell'inizio del Festival induce Rino a portare sul palco dell'Ariston "Gianna", un brano che, oltre a piazzarsi terzo alla fine del festival, ottiene un grande successo e rimane per quattro mesi in classifica, vendendo oltre 600mila copie. Rimarrà inoltre epica l'esibizione di Rino in cui egli si presenta con un cappello a cilindro e una camicia a rigoni rossi verticali.

Dopo il festival, verso la fine del 1978 Rino si reca in Spagna per registrare le versioni in lingua originale di alcune sue canzoni. È il tempo della tristezza: in Italia impazza la moda del reggae e lui, come segno di rifiuto delle ideologie e dei rituali politici, scrive un'invettiva in musica dal titolo "Nuntereggae più" in cui si scaglia contro la castità, il maschio forte, le superpensioni, gli evasori legalizzati, e anche contro alcuni personaggi della vita economica, della politica, e del mondo sportivo... Non risparmia nessuno!!

« C'è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta. » (Rino Gaetano ad un concerto prima di cantare Nuntereggae più nel 1979).


Il 1979 è la volta del disco "Resta vile maschio dove vai" che lancia nel periodo estivo l'indimenticabile ballata "Ahi Maria". Questo disco segna il passaggio dalla piccola casa discografica It, alla multinazionale RCA e l'inizio di una serie di tournee che lo renderanno popolarissimo in tutta Italia.
Il 1980 è all'insegna del disco "E io ci stò" e della tourneè con Riccardo Cocciante..

L'astro del cantautore però si spezza il 2 giugno 1981 in un incidente stradale, a soli trent'anni.. Quella sera la sua auto, una Volvo 343 grigio metallizzato, finisce sulla corsia opposta e si schianta lungo via Nomentana contro un camion, un Fiat 650D. Pur prontamente soccorso, in fin di vita, il cantante viene rifiutato da ben cinque ospedali, una circostanza sorprendentemente simile a quella narrata in uno dei suoi primi testi, "La ballata di Renzo". Muore per la gravità delle ferite riportate, per giunta a pochi giorni di distanza dalla data fissata per il suo matrimonio con Amelia, sua compagna, che aveva conosciuto prima ancora della sua carriera musicale.

Inizialmente venne sepolto nel piccolo cimitero di Mentana
 fino al 17 ottobre 1981, quandofu trasferito al cimitero del Verano, dove la sua salma si trova tuttora.

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