Maurizio Landini, il segretario generale della Fiom, definisce l'accordo tra Fiat sindacati per lo stabilimento di Mirafiori "la firma della vergogna".. E aggiunge, "Non potevamo firmare perché si cancella in una volta sola il contratto nazionale, lo Statuto dei lavoratori e le leggi che tutelano il lavoro. Vengono inoltre peggiorate le condizioni degli operai alle linee..."
Ma cosa cambia effettivamente con questa "firma"?? .. Ecco i punti fondamentali dell'accordo:
- Solo chi è firmatario di questo accordo, ha diritto alla rappresentanza sindacale. Cosi facendo, cancellano il diritto dei lavoratori a eleggere liberamente le proprie Rsu, tornando indietro quasi ai tempi in cui le Rsa venivano nominate dall'alto... E' chiaro l'attacco alla legge 300, lo Statuto dei lavoratori, che garantisce, come la Costituzione, il diritto e la possibilità di esercitare pienamente i diritti sindacali.
- Peggiorano anche le condizioni di lavoro.. Pause ridotte, 120 ore di straordinario invece delle 40 da contratto, la possibilità per l'azienda di ordinare quando vuole le 10 ore sulla linea di montaggio, o di non retribuire le prime due giornate di malattia. Poi ci sono clausole e sanzioni contro i lavoratori che scioperano.
- In molti, compresi i sindacati, dicono che le nuove condizioni verranno compensate dai 3700 euro in più in busta ogni anno.. Non è un regalo come sembra infatti, ma bensì soldi acquisiti in tutti gli ultimi anni di contrattazione aziendale, come maggiorazioni del lavoro notturno, del sabato o della domenica. Dunque è chiaro se se aumentano i turni vengono fuori: su quello non c'è nulla di nuovo.
- Con questo accordo, la Fiat esce dal contratto nazionale del Lavoro. Ogni lavoratore avrà personalmente firmato il nuovo contratto al momento della nascita della joint-venture.. quelli che sciopereranno contro l’intesa, potranno essere licenziati.
Bè, da qual che ho letto, si evince che non è un accordo che va verso gli operai e i lavoratori... ma come al solito, si mira sempre più ad avvantaggiare le aziende e i conti di quest'ultime cercando di tagliare l'impossibile e "spremendo" quanto più i lavoratori..
Ma ciò che mi preoccupa maggiormente è: cosa potrebbe nascere da questa "condizione obbligata" imposta da parte di Fiat?? A mio parere potrebbe generare qualcosa di inimmaginabile.. Ovvero, chi potrà ora proibire a tutte le ditte presenti in Italia di adottare un "proprio contratto di lavoro"???..
E' pur vero che in tempi di crisi, non si butta via niente e il lavoro è la prima cosa.. ma varrà effettivamente la pena rinunciare alla gran parte dei diritti avuti in seguito a decine e decine di manifestazioni e scioperi??
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