27 dicembre, 2010

Il ricatto di Mirafiori

Maurizio Landini, il segretario generale della Fiom, definisce l'accordo tra Fiat sindacati per lo stabilimento di Mirafiori "la firma della vergogna".. E aggiunge, "Non potevamo firmare perché si cancella in una volta sola il contratto nazionale, lo Statuto dei lavoratori e le leggi che tutelano il lavoro. Vengono  inoltre peggiorate le condizioni degli operai alle linee..."

Ma cosa cambia effettivamente con questa "firma"?? .. Ecco i punti fondamentali dell'accordo:

- Solo chi è firmatario di questo accordo, ha diritto alla rappresentanza sindacale. Cosi facendo, cancellano il diritto dei lavoratori a eleggere liberamente le proprie Rsu, tornando indietro quasi ai tempi in cui le Rsa venivano nominate dall'alto... E' chiaro l'attacco alla legge 300, lo Statuto dei lavoratori, che garantisce, come la Costituzione, il diritto e la possibilità di esercitare pienamente i diritti sindacali. 

- Peggiorano anche le condizioni di lavoro.. Pause ridotte, 120 ore di straordinario invece delle 40 da contratto, la possibilità per l'azienda di ordinare quando vuole le 10 ore sulla linea di montaggio, o di non retribuire le prime due giornate di malattia. Poi ci sono clausole e sanzioni contro i lavoratori che scioperano.

- In molti, compresi i sindacati, dicono che le nuove condizioni verranno compensate dai 3700 euro in più in busta ogni anno.. Non è un regalo come sembra infatti, ma bensì soldi acquisiti in tutti gli ultimi anni di contrattazione aziendale, come maggiorazioni del lavoro notturno, del sabato o della domenica. Dunque è chiaro se se aumentano i turni vengono fuori: su quello non c'è nulla di nuovo. 

- Con questo accordo, la Fiat esce dal contratto nazionale del Lavoro. Ogni lavoratore avrà personalmente firmato il nuovo contratto al momento della nascita della joint-venture.. quelli che sciopereranno contro l’intesa, potranno essere licenziati.

Bè, da qual che ho letto, si evince che non è un accordo che va verso gli operai e i lavoratori... ma come al solito, si mira sempre più ad avvantaggiare le aziende e i conti di quest'ultime cercando di tagliare l'impossibile e "spremendo" quanto più i lavoratori..

Ma ciò che mi preoccupa maggiormente è: cosa potrebbe nascere da questa "condizione obbligata" imposta da parte di Fiat?? A mio parere potrebbe generare qualcosa di inimmaginabile.. Ovvero, chi potrà ora proibire a tutte le ditte presenti in Italia di adottare un "proprio contratto di lavoro"???..

E' pur vero che in tempi di crisi, non si butta via niente e il lavoro è la prima cosa.. ma varrà effettivamente la pena rinunciare alla gran parte dei diritti avuti in seguito a decine e decine di manifestazioni e scioperi??

19 dicembre, 2010

Campioni del mondo!!!!!

Campioni del mondooooooo!!!
Campioni del mondo... "Quintu Titulo" avrebbe intonato qualcuno... Dopo ben 45 anni (l'ultima volta il 16/09/1965 contro l'Indipendiente) l'Inter torna sul tetto del mondo!!!... E lo fa come meglio non poteva. Un 3-0 secco contro i congolesi del Mazembe a coronazione di un anno 2010 stellare che ha visto questa squadra trionfare in ogni competizione a cui ha preso parte...
E' vero..  questa competizione, non ha quel valore di 30 anni fà, ma rimane pur sempre la coppa più importante e ambita a cui un club calcistico può mirare.. E non si può snobbare soltanto perchè quest'anno ci partecipa l'Inter o perchè la si è vinta contro una squadra africana...












Il capitano, Javier Zanetti mostra la coppa del mondo che ha appena vinto ..  La alza più in alto che si può. Se la merita tutta, dal primo all'ultimo grammo, dalla prima all'ultima stilla di sudore, dal primo all'ultimo giorno di Inter.  Si perchè lui, arrivò a Milano nell'estate del 1995 e da li non si è più mosso!! Ha attraversato tutta la storia recente.. E' stato il simbolo delle sconfitte più atroci, ma ha avuto la capacità di rimanere fedele a se stesso, sempre puntando sulla professionalità, sull'impegno nel lavoro e negli allenamenti, sulla correttezza cristallina in campo e fuori. Un esempio per i compagni di squadra, un avversario stimato da tutti i giocatori delle altre squadra. Ha attraversato e vissuto sulla propria pelle i tracolli interisti più drammatici, come quello del 5 maggio 2002. Ha lasciato il segno però nell'unico trofeo vinto da Moratti nel suo primo decennio di presidenza, quella Coppa Uefa del 1998 che lo vide protagonista in finale contro la Lazio, segnando persino un gol bellissimo. Poi è rimasto il simbolo dell'Inter anche negli anni della risalita, e il suo club ha iniziato a vincere gli scudetti inseguiti per tanto tempo. E Zanetti è sempre lì, sempre pettinato allo stesso modo, sempre professionale, impeccabile, mai una flessione di rendimento.... ll capitano rimane una colonna irrinunciabile per questa squadra in qualsiasi frangente, da terzino di destra o di sinistra, a centrocampista multiforme. E' giusto che, il 22 maggio 2010, a Madrid alzi lui la Champions, ed è persino sacrosanto che la vittoria arrivi nel giorno in cui lui festeggia la partita numero 700 con la maglia nerazzurra... Con la nuova stagione, arriva il tempo del "Mondiale per Club" ad Abu Dhabi e il capitano, quello che non segna quasi mai, anche questa volta è presente e realizza il gol del 2-0 in semifinale... Quale parola potrebbe essere usata per definire quest'uomo???

15 dicembre, 2010

Lamborghini Gallardo LP 570-4

Ecco l'ultima nata della casa automobilistica si Sant'Agata Bolognese.. La lamborghini Gallardo 5.0 V10 LP 560-4 nella versione speciale "Blancpain Edition". Il "560" si riferisce ai CV scaricati a terra quando il motore spinge a 8000 giri/min, il "4" indica e ruote motrici. Le sue prestazioni dichiarate sono di una velocità max di 325 km/h con un'accelerazione da 0-100 Km/h in 3,7 secondi e da 0-200 Km/h in 11,8 secondi. Il motore è un V10 di 5204cc a iniezione diretta stratificata (abbinato a un cambio sequenziale E-Gear aggiornato e più rapido) che eroga 560 cv (40 in più della versione precedente) a 8000 giri, con un rapporto peso/potenza di 2,5 kg/cv.   

In questa versione, alcuni elementi come il guscio degli specchi retrovisori e il diffusore posteriore sono in fibra di carbonio, che gli consentono di essere più leggera di 20Kg rispetto al modello precedente.


Di rilievo anche l'enorme spoiler al posteriore che domina tutto il retro e i cerchi Skorpius con pinze freno dipinte di giallo.  Da non dimenticare inoltre, i dischi carboceramici a dir poco essenziali per domare un bolide di questo calibro.
Riepilogando, questa super car a trazione integrale, ha una potenza max a regime di 412KW generati da un motore Euro 4 avente cambio manuale a sei rapporti e  alimentazione a benzina.
Le misure esterne sono: 435x117x190 cm (LxHxl). 

I consumi, come facilmente intuibile non sono molto contenuti, anche se sul misto danno un rapporto di 6,8Km al litro, che non è poi tanto male per questo motore.

L’abitacolo è caratterizzato da finiture in Alcantara nera con inserti gialli e fibra di carbonio a vista. Il logo Blancpain, presente sulla carrozzeria, è ripreso con impunture gialle sui sedili e sulla plancia.





In ultimo c'è da dire, per chi fosse interessato e ne avesse la possibilità, che per l'acquisto di questa "astronave", serve una cifra quantificabile intorno ai 175.200 €.

11 dicembre, 2010

Un mito: Rino Gaetano!

Ora voglio parlare e rendere omaggio, a un cantautore.. Uno dei pochi credo, che è riuscito a raggiungere la consacrazione della sua fama purtroppo soltanto dopo essere morto. Infatti costui, nonostante sia mancato più di trenta anni fà, riesce a essere ancora attuale e presente con le sue canzoni nel mondo di oggi... E pensare che quando scriveva i suoi testi e li cantava, erano in pochi ad apprezzarlo e capirlo se non nelle sue canzoni più famose...  Il suo modo di cantare, poco "in linea" con la tendenza seriosa e di stile ideologico di quel periodo lo lasciava fuori dagli schemi conformistici della discografia italiana.
Come molti avranno capito, stiamo parlando di Salvatore Antonio Gaetano ovvero il Grande RINO. Nato a Crotone (KR) il 29 Ottobre 1950, fu costretto a trasferirsi come molti meridionali in giovane età a Roma dove trascorse tutta la sua vita dal 1962 in avanti.
  
Giovanissimo, insieme ad un gruppo di amici crea il quartetto dei Krunx, in cui Rino cantava, suonava la chitarra e componeva le prime canzoni.. Il gruppo eseguiva cover dei Beatles e dei Rolling Stones, spesso in un inglese maccheronico.



Per anni continua a comporre e cantare in locali, ma il vero debutto discografico avviene con la casa discografica "It" nel 1973 con lo pseudonimo di "Kammamuri's" pubblicando il 45 giri "I Love You Marianna". Questa canzone indurrebbe molti a pensare che egli si riferisce alla marijuana, ma in realtà Rino, pur giocando sul doppio senso, si riferisce all'affetto che lo lega alla nonna Marianna, con la quale giocava da bambino.



Questo "giocare" sul doppio senso o sul significato delle parole è una caratteristica tipica del cantautore calabrese, che proprio per questo a volte non viene compreso dal pubblico.

L'anno successivo, nel 1974, pubblica il suo primo album. "Ingresso Libero", pur dando mostra del suo stile estroso, provocatorio e innovativo non ottiene  particolari riscontri né di pubblico né di critica. Tra i brani da ricordare su questo album, ci sono "Ad esempio a me piace il sud" e "I tuoi occhi sono pieni di sale".

Nel 1975, arriva però il successo... Prima il 45 giri "Ma il cielo è sempre più blu" e poi subito dopo nel '76 "Berta filava" lo consacrano e lo lanciano direttamente in cima alle classifiche!!

 Per due anni fino al '78 Rino si impone sempre più come il cantautore fuori dalle righe con una serie di pezzi che hanno la qualità di divertire ma allo stesso tempo di far riflettere, sui molti temi d'attualità dell'epoca, delicati tanto quanto difficili da affrontare soprattutto nello scenario della musica.

Questi successi con l'aggiunta di "Aida" del 1977 lo spingono verso il Festival di Sanremo.





« Io una volta ho sentito fare dei discorsi stranissimi tipo: questi fermenti di dissoluzione non dico iconoclastici ma proiettati verso nuove tentazioni ipertrofiche che mi riportano parimenti in un nuovo pragmatico universale e nuove dimensioni tutt'ancora da scoprire.." »(R. Gaetano ad un concerto prima di Aida)


Inizialmente il cantautore calabrese, non vuole presentarsi al Festival, manifestazione nel cui spirito non si riconosce, ma viene poi in qualche modo convinto dalla sua casa discografica. Decide allora di partecipare con il brano "Nuntereggae più" perché considera "Gianna" troppo commerciale e perché, a suo parere, è quasi una brutta copia di "Berta filava". Poi però qualcosa, suppongo la casa discografica, poco tempo prima dell'inizio del Festival induce Rino a portare sul palco dell'Ariston "Gianna", un brano che, oltre a piazzarsi terzo alla fine del festival, ottiene un grande successo e rimane per quattro mesi in classifica, vendendo oltre 600mila copie. Rimarrà inoltre epica l'esibizione di Rino in cui egli si presenta con un cappello a cilindro e una camicia a rigoni rossi verticali.

Dopo il festival, verso la fine del 1978 Rino si reca in Spagna per registrare le versioni in lingua originale di alcune sue canzoni. È il tempo della tristezza: in Italia impazza la moda del reggae e lui, come segno di rifiuto delle ideologie e dei rituali politici, scrive un'invettiva in musica dal titolo "Nuntereggae più" in cui si scaglia contro la castità, il maschio forte, le superpensioni, gli evasori legalizzati, e anche contro alcuni personaggi della vita economica, della politica, e del mondo sportivo... Non risparmia nessuno!!

« C'è qualcuno che vuole mettermi il bavaglio! Io non li temo! Non ci riusciranno! Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale! E si chiederanno cosa succedeva sulla spiaggia di Capocotta. » (Rino Gaetano ad un concerto prima di cantare Nuntereggae più nel 1979).


Il 1979 è la volta del disco "Resta vile maschio dove vai" che lancia nel periodo estivo l'indimenticabile ballata "Ahi Maria". Questo disco segna il passaggio dalla piccola casa discografica It, alla multinazionale RCA e l'inizio di una serie di tournee che lo renderanno popolarissimo in tutta Italia.
Il 1980 è all'insegna del disco "E io ci stò" e della tourneè con Riccardo Cocciante..

L'astro del cantautore però si spezza il 2 giugno 1981 in un incidente stradale, a soli trent'anni.. Quella sera la sua auto, una Volvo 343 grigio metallizzato, finisce sulla corsia opposta e si schianta lungo via Nomentana contro un camion, un Fiat 650D. Pur prontamente soccorso, in fin di vita, il cantante viene rifiutato da ben cinque ospedali, una circostanza sorprendentemente simile a quella narrata in uno dei suoi primi testi, "La ballata di Renzo". Muore per la gravità delle ferite riportate, per giunta a pochi giorni di distanza dalla data fissata per il suo matrimonio con Amelia, sua compagna, che aveva conosciuto prima ancora della sua carriera musicale.

Inizialmente venne sepolto nel piccolo cimitero di Mentana
 fino al 17 ottobre 1981, quandofu trasferito al cimitero del Verano, dove la sua salma si trova tuttora.

30 luglio, 2010

Io non sapevo che...

Già, io non sapevo, come credo molti di voi, che i piemontesi fecero al Sud quello che i nazisti fecero a Marzabotto. Ma tante volte, per anni.
E cancellarono per sempre molti paesi, in operazioni "anti-terrorismo", come imarines in Iraq.
Non sapevo che, nelle rappresaglie, si concessero libertà di stupro sulle donne meridionali, come nei Balcani, durante il conflitto etnico; o come i marocchini delletruppe francesi, in Ciociaria, nell'invasione, da Sud, per redimere l'Italia dal fascismo(ogni volta che viene liberato, il Mezzogiorno ci rimette qualcosa).
Ignoravo che, in nome dell'Unità nazionale, i fratelli d'Italia ebbero pure diritto di saccheggio delle città meridionali, come i Lanzichenecchi a Roma.
E che praticarono la tortura, come i marines ad Abu Ghraib, i francesi in Algeria, Pinochet in Cile.
Non sapevo che in Parlamento, a Torino, un deputato ex garibaldino paragonò laferocia e le stragi piemontesi al Sud a quelle di «Tamerlano, Gengis Khan e Attila». Un altro preferì tacere «rivelazioni di cui l'Europa potrebbe inorridire». E Garibaldi parlò di «cose da cloaca».
Né che si incarcerarono i meridionali senza accusa, senza processo e senza condanna, come è accaduto con gl'islamici a Guantànamo. Lì qualche centinaio,terroristi per definizione, perché musulmani; da noi centinaia di migliaia, briganti per definizione, perché meridionali. E, se bambini, briganti precoci; se donne, brigantesseo mogli, figlie, di briganti; o consanguinei di briganti (sino al terzo grado diparentela); o persino solo paesani o sospetti tali. Tutto a norma di legge, si capisce,come in Sudafrica, con l'apartheid.
Io credevo che i briganti fossero proprio briganti, non anche ex soldati borbonici epatrioti alla guerriglia per difendere il proprio paese invaso.
Non sapevo che il paesaggio del Sud divenne come quello del Kosovo, con fucilazioni in massa, fosse comuni, paesi che bruciavano sulle colline e colonne di decine di migliaia di profughi in marcia.
Non volevo credere che i primi campi di concentramento e sterminio in Europa li istituirono gli italiani del Nord, per tormentare e farvi morire gli italiani del Sud, a migliaia, forse decine di migliaia (non si sa, perché li squagliavano nella calce), come nell'Unione Sovietica di Stalin.
Ignoravo che il ministero degli Esteri dell'Italia unita cercò per anni «una landadesolata», fra Patagonia, Borneo e altri sperduti lidi, per deportarvi i meridionali e annientarli lontano da occhi indiscreti.
Né sapevo che i fratelli d'Italia arrivati dal Nord svuotarono le ricche banche meridionali, regge, musei, case private (rubando persino le posate), per pagare i debiti del Piemonte e costituire immensi patrimoni privati.
E mai avrei immaginato che i Mille fossero quasi tutti avanzi di galera.
Non sapevo che, a Italia così unificata, imposero una tassa aggiuntiva aimeridionali, per pagare le spese della guerra di conquista del Sud, fatta senza nemmeno dichiararla.
Ignoravo che l'occupazione del Regno delle Due Sicilie fosse stata decisa, progettata, protetta da Inghilterra e Francia, e parzialmente finanziata dallamassoneria (detto da Garibaldi, sino al gran maestro Armando Corona, nel 1988).
Né sapevo che il Regno delle Due Sicilie fosse, fino al momento dell'aggressione, uno dei paesi più industrializzati del mondo (terzo, dopo Inghilterra e Francia, prima di essere invaso).
E non c'era la "burocrazia borbonica", intesa quale caotica e inefficiente: lo specialista inviato da Cavour nelle Due Sicilie, per rimettervi ordine, riferì di un«mirabile organismo finanziario» e propose di copiarla, in una relazione che è «una lode sincera e continua». Mentre «il modello che presiede alla nostra amministrazione», dal 1861 «è quello franco-napoleonico, la cui versione sabauda è stata modulata dall'unità in avanti in adesione a una miriade di pressioni localistiche ecorporative»
Ignoravo che lo stato unitario tassò ferocemente i milioni di disperati meridionali che emigravano in America, per assistere economicamente gli armatori delle navi cheli trasportavano e i settentrionali che andavano a "fai la stagione", per qualche mese in Svizzera.
Non potevo immaginare che l'Italia unita facesse pagare più tasse a chi stentava e moriva di malaria nelle caverne dei Sassi di Matera, rispetto ai proprietari delle ville sul lago di Como.
Avevo già esperienza delle ferrovie peggiori al Sud che al Nord, ma non che, alle soglie del 2000, col resto d'Italia percorso da treni ad alta velocità, il Mezzogiorno avesse quasi mille chilometri di ferrovia in meno che prima della Seconda guerra mondiale (7.958 contro 8.871), quasi sempre ancora a binario unico e con gran parte della rete non elettrificata
.Come potevo immaginare che stessimo così male, nell'inferno dei Borbone, che per obbligarci a entrare nel paradiso portatoci dai piemontesi ci vollero orribili rappresaglie, stragi, una dozzina di anni di combattimenti, leggi speciali, stati d'assedio, lager? E che, quando riuscirono a farci smettere di preferire la morte al loro paradiso,scegliemmo piuttosto di emigrare a milioni (e non era mai successo)?
Io avevo sempre creduto ai libri di storia, alla leggenda di Garibaldi. Non sapevo nemmeno di essere meridionale, nel senso che non avevo mai attribuito alcun valore, positivo o negativo, al fatto di essere nato più a Sud o più a Nord di un altro. Mi ritenevo solo fortunato a essere nato italiano. E fra gl'italiani più fortunati, perché vivevo sul mare.
A mano a mano che scoprivo queste cose, ne parlavo. Io stupito; gli ascoltatori increduli. Poi, io furioso; gli ascoltatori seccati: esagerazioni, invenzioni e, se vere,cose vecchie. E mi accorsi che diventavo meridionale, perché, stupidamente, maturavo orgoglio per la geografìa di cui, altrettanto stupidamente, Bossi e complici volevano che mi vergognassi. Loro che usano "italiano" come un insulto e abitano la parte della penisola che fu denominata "Italia", quando Roma riorganizzò l'impero (quella meridionale venne chiamata "Apulia", dal nome della mia regione.
Ma la prima "Italia" della storia fu un pezzo di Calabria sul Tirreno).
Animazione Flash
Pezzo tratto dal libro di Pino Aprile "I Terroni".

25 maggio, 2010

Il sogno è realtà: 22 Maggio 2010!!

Omaggio a tutti gli Interisti che il 22 Maggio 2010 sono diventati campioni d'Europa per la terza volta!!!!

Ecco un video che vi farà emozionare...

Animazione Flash

30 gennaio, 2010

L'uranio impoverito non esiste.. Il solito paese del cavolo!!!

Chi non ha mai sentito parlare della famosa sindrome dei Balcani che colpisce i nostri soldati impegnati nelle missioni di pace in Medio Oriente??? Negli ultimi anni sono stati molti i programmi d'attualità, tra i quali "Le Iene", "Striscia la Notizia" e "Report" che hanno dedicato servizi sull'argomento...
Tutti sanno, o perlomeno ne hanno sentito parlare, che la causa di questa malattia sono le radiazioni emesse dall'uranio impoverito contenuto nei residui bellici usati durante i conflitti in queste zone...
Eppure, dopo dodici anni di indagini e quattro sentenze, la nuova commissione d'inchiesta presieduta da Rosario Costa, ripropone in definitiva l'ipotesi secondo cui le cause della Sindrome Golfo-Balcani sono: stress da guerra, benzene, vaccini, tatuaggi, radiazioni dei cellulari e perfino emanazioni degli zampironi e fumo (non solo di sigaretta).
Ma è mai possibile???!!! ...

Ripropongo, a proposito, il parere di Emerico Laccetti, comandante del settore operativo della Croce Rossa italiana, che attaccato da un tumore dopo l'esposizione a polveri d'uranio nelle sue missioni nell'ex Jugoslavia, è riuscito a sconfiggere la malattia. Da allora è in prima fila nel denunciare l'omertà di militari e politici sul caso.. Egli dice "L'uranio impoverito non era l'assassino. Era il mandante. Colpendo superfici dure, i proiettili creavano un aerosol che si fissava sugli organi interni e provocava queste patologie. Dopo anni di battaglie e di commissioni, il precedente governo aveva riconosciuto la causalità con un decreto. L'attuale esecutivo si era inizialmente allineato, poi ha improvvisamente annullato il decreto. Il presidente della commissione ha dichiarato in alcune interviste che l'uranio impoverito non c'entra niente. Probabilmente, lui dice, è stata colpa dei tatuaggi o del fumo degli zampironi o delle radiazioni dei cellulari.Se fosse una cosa detta dall'uomo della strada, lascerebbe il tempo che trova. Ma detta dal presidente della commissione, quando c'è di mezzo la vita nostra e di tutti i ragazzi che vanno in missione, non fa più ridere, è seria, disarmante.Dopo dodici anni dalla scoperta che l'uranio impoverito provoca tumori, siamo ancora qui a discutere. L'uranio impoverito che non è altro che scorie radioattive, adesso si scopre improvvisamente innocuo. La nostra è la cosiddetta Sindrome dei Balcani. Noi siamo stati lì, negli stessi luoghi, nello stesso periodo e abbiamo la stessa malattia. Io sono stato più fortunato degli altri, ce l'ho fatta. In quelle zone, l'incidenza dei tumori è aumentata del 420 per cento. E nel nostro organismo hanno trovato sostanze specifiche. Che altro dobbiamo dimostrare? Anche perché pare che la nostra vicenda rientri in una logica di tagli. Possibile che siamo solo dei numeri?"
Che aggiungere altro??? Semplice.. per me tale versione, oltre che a non concedere i rimborsi ai soldati (che nella maggior parte dei casi sarebbero utilizzati per le cure), serve solo a  scagionare di fatto ministri della Difesa e Stati Maggiori dalle loro responsabilità.. Trovo tutto ciò scandaloso e incomprensibile!!!

21 gennaio, 2010

Svelata la nuova Ferrari FF

Ecco a voi svelata la nuova nata di Maranello.. La Ferrari FF, acronimo di Ferrari Four (quattro posti - quattro ruote motrici), ovvero la la quattro posti più prestazionale nella storia del marchio, nonché la prima vettura del Cavallino Rampante a trazione integrale..
Ma ora iniziamo a scoprire i numeri di questo nuovo bolide..
Misura 4.91 metri in lunghezza, 1.95 in larghezza ed 1.38 in altezza, per un peso a secco di 1.790 chili distribuito con rapporto 47/53 fra i due assali. È in grado di ospitare comodamente quattro persone e i relativi bagagli grazie alla migliore abitabilità e alla maggiore capacità di carico bagagliaio del mercato di riferimento, (450 litri ampliabili fino ad 800 grazie ai sedili posteriori ribaltabili). 

Questa supercar, disegnata da Pininfarina, adotta il sistema di trazione integrale "4RM" (quattro ruote motrici), brevettato dalla Ferrari. Quest'ultimo, rispetto ad uno schema tradizionale riduce del 50% il peso mantenendo una ripartizione ideale delle masse (53% sul posteriore). Inoltre, essendo completamente integrato con i controlli elettronici di dinamica veicolo, contribuisce a prestazioni record su tutti i terreni e in tutte le condizioni, gestendo, istante per istante e in modo predittivo, la coppia applicata a ciascuna ruota.


L'elevatissime performance sono assicurate dai 660 Cv erogati a 8000 giri/min (683 Nm a 6000) dal nuovo motore 12 cilindri a V con iniezione diretta da 6.262 cc, che insieme al cambio F1 doppia frizione a sette rapporti in posizione transaxle, garantisce accelerazioni elevatissime (3,7 sec lo 0-100 km/h). La velocità massima è di 335 km/h.




La FF è inoltre dotata delle nuove sospensioni a smorzamento magnetoreologico Scm3 di terza generazione, che utilizzano un fluido all’interno degli ammortizzatori per variare la risposta, e del più recente sviluppo dell'impianto frenante Brembo CCM2 in in materiale carbo-ceramico.

Il miglior rapporto peso potenza della categoria di 2,7 Kg/Cv, insieme alla perfetta ripartizione dei pesi, conferisce alla FF un’eccezionale prontezza di risposta ai comandi, apprezzabile su di un’ampia gamma di percorsi: cittadini, strade a bassa aderenza anche fortemente innevate e circuiti.

                           

In ultimo, da segnalare anche i consumi (15.4 l/100 km) e le emissioni (360 g/km), misurati in presenza del pacchetto HELE.